COMFORT E PROFESSIONALITÀ: L’ASCESA DEI DIVANI NEGLI SPAZI DI LAVORO
ABSTRACT: La storia del divano e della poltrona affonda le sue radici nei secoli, e potremmo farla risalire già all’epoca del triclinio romano: un ambiente dedicato al banchetto, dove i patrizi si adagiavano su lunghe panche dotate di cuscini. Tuttavia, per ritrovare l’origine del termine “divano” come lo intendiamo oggi, dobbiamo attendere l’Impero Ottomano. La parola deriva dal persiano dīwān, inizialmente riferita ai registri amministrativi conservati in un locale dove gli scribi sedevano su cuscini. Col tempo, il termine passò a designare prima l’ambiente stesso e poi, in senso traslato, le sedute utilizzate.
Keywords: sofà / ufficio / design / comfort /arredo
Un’origine che ci rivela come i concetti di comfort e produttività siano da sempre profondamente interconnessi.
Una storia moderna del divano e della poltrona
In questo articolo esploreremo una storia più recente dell’“oggetto divano-poltrona”, focalizzandoci su quella parte di design che si è intrecciata con l’ambiente lavorativo, oggi al centro di un’importante fase di ripensamento. Il Salone del Mobile di quest’anno lo dimostra chiaramente: il comfort è tornato protagonista nella progettazione degli spazi di lavoro.
Passeremo in rassegna alcuni pezzi iconici del design, consapevoli di non poterli citare tutti. Vi invitiamo a condividere nei commenti le vostre icone personali, che per voi sono imprescindibili.
Le origini del Novecento
KUBUS – Josef Hoffmann (1910)
Una poltrona rivoluzionaria per l’epoca: linee geometriche e rigide solo in apparenza, perché l’imbottitura avvolge e accoglie il corpo in modo sorprendente.
MODELLO 904 “Vanity Fair” – Renzo Frau (1910)
Con un profilo più morbido e tondeggiante, questa poltrona incarna eleganza e comfort. Un classico del design italiano che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento.
Il razionalismo funzionale
WASSILY – Marcel Breuer (1925)
Ispirata al telaio di una bicicletta, questa poltrona introduce una nuova estetica industriale. La struttura in acciaio tubolare e il tessuto trattato evidenziano la ricerca di funzionalità e resistenza. Dedicata successivamente a Wassily Kandinsky, ne riflette lo spirito astratto e sintetico.
GRAND CONFORT & CHAISE LONGUE – Le Corbusier, Charlotte Perriand, Pierre Jeanneret
Due icone del design razionalista: la prima è una “scatola di cuscini” racchiusa in una struttura metallica, mentre la seconda – definita da Le Corbusier “la macchina per riposare” – è pensata per un relax completo, pur restando vigili.
MONTE CARLO – Eileen Gray (1929)Un divano essenziale, elegante e funzionale. Le linee sobrie e i materiali razionalisti (tubolare cromato e pelle nera) lo rendono un pezzo prezioso e senza tempo.
Dagli anni della guerra al Dopoguerra americano
CHRYSLER – Charles Eames & Eero Saarinen (1941)
Nata a New York durante il secondo conflitto mondiale, questa poltrona introduce due innovazioni: la scocca tridimensionale in compensato curvato e l’unione di legno e gomma, ispirata ai processi industriali Chrysler.
MARSHMALLOW SOFA – George Nelson per Herman Miller (1956)
Un divano che incarna lo spirito del Dopoguerra statunitense: colori vivaci, forme ironiche, e un forte richiamo alla cultura popolare americana. Il nome e l’estetica richiamano i celebri marshmallow, icona del gusto a stelle e strisce.
Il design come provocazione
BOCCA – Studio 65 (anni ’70)
Ispirato al surrealismo di Salvador Dalí, questo divano-scultura riprende le labbra di Mae West in chiave pop. Realizzato in poliuretano espanso, rappresenta il lato più sperimentale e visionario del design degli anni ’70.
Nuovi materiali, nuove visioni
BOA – Fernando e Humberto Campana (2002)
Un divano completamente privo di struttura portante, realizzato con 120 metri di tubolare rivestito in velluto e imbottito con poliuretano elastico. Un invito a sedersi senza regole, dove l’artigianalità incontra la sperimentazione industriale.
Il ritorno del design in ufficio
La storia di divani e poltrone è, a tutti gli effetti, una narrazione senza fine, continuamente arricchita da creativi, artigiani e aziende del settore arredo. Oggi, il design degli spazi lavorativi torna a porre l’accento sul comfort e sulla qualità, rispecchiando una rinnovata attenzione al benessere psico-fisico negli ambienti professionali.
Questa tendenza conferma una verità storica: il design segue e interpreta la cultura, adattandosi alle trasformazioni sociali. Oggi più che mai, l’unione tra industria e artigianato rappresenta una forza propulsiva per l’innovazione. Molte aziende nate come piccole realtà artigianali sono oggi protagoniste globali, pur mantenendo salde le proprie radici creative.
Un esempio concreto: Quinti
Fondata nel 1975 come realtà specializzata nella produzione di componenti metallici per sedute e divani, Quinti è oggi un’eccellenza italiana nel settore dell’arredo per ufficio, collettività e abitazioni.
L’azienda produce un’ampia gamma di prodotti: sedute operative e direzionali, poltroncine, tavolini e divani. L’internalizzazione dei processi produttivi e la collaborazione con designer affermati hanno reso i suoi prodotti riconoscibili e apprezzati a livello internazionale.
Conclusione
Comfort, stile e funzionalità non sono più un lusso, ma una necessità per chi progetta ambienti di lavoro moderni e stimolanti.
Divani e poltrone non arredano soltanto: raccontano chi siete, come lavorate, e cosa volete trasmettere a chi entra nei vostri spazi.
Se state ripensando l’ambiente ufficio, showroom o reception, o semplicemente cercate soluzioni che uniscano estetica e performance, parliamone.
Noi di Zeta Ufficio siamo qui per accompagnarvi, con competenza, flessibilità e un know-how che nasce dall’esperienza artigianale e cresce con l’innovazione.
📩 Contattateci per una consulenza, un progetto su misura o semplicemente per scoprire da vicino i nostri prodotti.
Insieme, possiamo trasformare ogni spazio in un luogo che funziona e ispira.